Lo scorso 18 gennaio si è svolto il workshop “Smart education: didattica sostenibile e digitale per il XXI secolo”, evento realizzato nell’ambito del Festival della Cultura Tecnica 2022.
Il workshop, che ha visto la partecipazione di oltre 30 docenti ed educatori, è una delle azioni di diffusione del progetto Erasmus+ “Filling the Gap: OER for supporting teachers in Distance Learning” che si pone l’obiettivo di rafforzare le competenze digitali e metodologiche di docenti ed educatori.
L’evento, organizzato da Irecoop ER, Archilabò e dal Liceo Manfredo Fanti di Carpi (MO) e dedicato alla sperimentazione di strumenti digitali per l’insegnamento/apprendimento, ha voluto mettere alla prova i partecipanti a cui è stato chiesto di testare modalità formative innovative.
Il workshop si è aperto con l’intervento di Paolo Martinelli, presidente di Archilabò ed esperto di transizione digitale, che ha posto la dibattuta questione del presunto “ritardo” della scuola rispetto alla trasformazione digitale. È davvero così oppure dobbiamo definirlo come un necessario tempo della cultura in trasformazione? Necessario, secondo Martinelli, a far sì che la scuola raccolga, sedimenti, sia filtro e faccia suo quanto di positivo c’è in questi passaggi, assumendo un ruolo inclusivo e propriamente educativo anche su questi temi.
La scuola deve avere paura di queste trasformazioni? Ha poi chiesto Martinelli, riferendosi nello specifico alla nuova sfida di comprendere se una produzione scritta è stata creata da un essere umano o da un’intelligenza artificiale. Per l’esperto assolutamente no; così come non avremmo dovuto preoccuparci di Wikipedia (ormai più che maggiorenne), lo stesso dovrebbe valere per questi nuovi sistemi di intelligenza artificiale.
In definitiva, la scuola dovrebbe smetterla di sentirsi in ritardo, anzi esigere tempo per sedimentare i nuovi saperi digitali.
In seguito Sara Goldoni, Irecoop ER, coordinatrice di Filling the Gap ha raccontato il progetto Erasmus+, ormai nella fase di test dei due prodotti intellettuali, un MOOC su metodologie innovative per l’insegnamento a distanza e un kit di attività a carattere multidisciplinare adattabili sia all’apprendimento a distanza che misto.
I prodotti, finalizzati a marzo 2023, rappresentano un valido strumento per tutti i docenti ed educatori interessati ad accrescere le proprie competenze digitali e di pianificazione, erogazione e valutazione delle proprie attività formative (online e in presenza!).
L’incontro è proseguito con il primo momento laboratoriale, presentato da Emma Giurlani e Manuela Serilli, docenti del Liceo Fanti. Le due relatrici hanno magistralmente descritto il tool di pianificazione didattica The Learning Designer focalizzandosi sull’importanza di progettare le proprie attività. I partecipanti, divisi in stanze, hanno poi potuto sperimentare lo strumento sotto la vigile guida delle due docenti.
Infine Giacomo Vincenzi, esperto di metodologie didattiche innovative, ha messo l’accento sull’importanza della valutazione nel processo di erogazione di attività didattiche, descrivendo brevemente le caratteristiche di una rubrica. In seguito, ha illustrato ai presenti come comporre una rubrica utilizzando Rubistar e Rcampus (Irubrics).
Gli strumenti presentati sono stati testati e selezionati dai docenti delle scuole partner di Filling the Gap e inseriti insieme a molti altri nel MOOC on Distance Learning disponile a breve.
Tutti i prodotti intellettuali del progetto sono disponibili nelle lingue del partenariato (tra cui anche l’italiano) e in inglese, sono inclusivi, accessibili e, ovviamente, gratuiti.
Ringraziamo tutti i presenti che si sono messi in gioco e hanno sperimentato con noi i tool.
Ci vediamo in presenza all’evento finale di Filling the Gap!