Chiara Mancini
Responsabile della formazione
“Il mondo è un certo numero di tenere imprecisioni”. J.L.Borges
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Laureata in Semiotica, non ha mai smesso di studiare trasformandosi in una globetrotter della formazione continua.
Instructional designer, formatrice e project manager, ha esportato Archilabò a Torino, dove trasforma idee in progetti inclusivi.
Geneticamente astratta, inaspettatamente concreta, crede che, come baby, nessuno possa essere messo in un angolo!
Paolo Martinelli
Presidente
Biografia
Autore minore di piccole cose, maestro di scuola, padre innamorato, ozioso e appassionato lettore, molto legato al suo cane Isotta detta Totò.
Sara Casale
Responsabile Centro A.m.p.i.a
“Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!” – Nanni Moretti, Palombella Rossa
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Laureata in Filosofia con una tesi in Storia della filosofia politica, ha fatto del motto
“ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni” la propria bandiera.
Tutor dell’apprendimento, formatrice ed instructional designer si impegna per progettare esperienze di insegnamento e apprendimento inclusive.
Oggi è Responsabile del Centro A.m.p.i.a e consulente didattico per lo Spazio Diagnostico.
Maniaca dell’organizzazione, feticista della parola.
Potenzialmente un cuore di panna.
Pierpaolo Salino
Progetti audiovisivi nelle scuole
“Posso solo indicarti la soglia, sei tu quello che la deve attraversare.”
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Laureato in Scienze della Comunicazione a Bologna, diplomato in scrittura cinematografica e televisiva presso la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano, da sempre appassionato in scrittura creativa ed efficace.
La vera sfida oggi è vivere in un mondo dove il confine tra reale e virtuale si sta via via dissolvendo: la Rivoluzione Digitale ci sta portando di nuovo in mare aperto. Un mare che non è mai stato così nostro.
Ana Liza Serra
Responsabile della comunicazione
“La missione di ogni uomo consiste nell’essere una forza della natura e non un grumo agitato di guai e di rancori che recrimina perché l’universo non si dedica a renderlo felice.”
George Bernard Shaw, discorso a Brighton, 1907
Biografia
Italo-argentina di nascita, bolognese per scelta, ha studiato Comunicazione e Semiotica.
Scoperto il mondo dell’educazione quasi per caso, si è appassionata e ha seguito diversi corsi universitari per avere strumenti e conoscenze per buttarsi in questo ambito con testa e cuore. Ma i maestri più importanti, ne è convinta, sono state le ragazze e i ragazzi che ha incontrato strada facendo.
E’ responsabile della comunicazione, ma si occupa anche di progetti di contrasto alle povertà educative e progetti internazionali.
Tutti la chiamano Mequi, come se il suo nome non fosse già complicato abbastanza.
Alessandra Di Tella
Project manager
“Nei primi anni Sessanta, anche se non esisteva ancora il digitale, si sperimentavano le prime tecnologie elettroniche. A Milano c’era lo Studio di Fonologia della RAI, dove i musicisti producevano la prima musica elettronica. […] Nel 1961 ho realizzato la prima poesia con un calcolatore elettronico. L’IBM mi aveva messo a disposizione un ingegnere con il quale preparammo un programma che combinava una serie di versi secondo alcune semplici regole che venivano comunicate alla macchina con le schede perforate che si usavano allora. E in poco tempo il calcolatore produsse un grandissimo numero di poesie, tutte diverse combinazioni di quei versi. La cosa fece scandalo: in che modo una cosa sublime come la poesia poteva essere creata da una macchina (che in verità non crea niente, esegue solo passivamente delle istruzioni)? L’interesse dell’esperimento è nella velocità con cui le combinazioni si compiono, e nei risultati imprevisti e casuali che si ottengono.”
Estratto di un’intervista a Nanni Balestrini
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Si laurea in lettere moderne a Bologna, ma si interessa ben presto di media studies, linguaggi ibridi e rapporti tra le humanities e le nuove tecnologie, che approfondisce durante il dottorato.
Successivamente insegna, si occupa di progetti educativi e di sviluppo di tecnologie didattiche digitali, nel fermo tentativo di dare una dimensione concreta alla sua formazione da ricercatrice.
Fa attivismo politico attraverso lo sport, organizzando manifestazioni e tornei autogestiti e inclusivi.
Ha l’indole di chi prende posizione.
Flavia Politi
Responsabile progetti internazionali
“Il sapere non è fatto per comprendere, ma per prendere posizione”
M. Foucault, la Microfisica del potere.
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Laureata in Filosofia a Bologna, masterizzata come Tutor dell’apprendimento a Padova, in uno stato di formazione permanente, tra Masterclass, Open Badge e la vita.
Attualmente dottoranda in Philosophy, Science, Cognition, and Semiotics.
Convinta sostenitrice del diritto di accesso ai saperi, aperti, liberi e condivisi attraverso qualsiasi tipologia di supporto, sia esso analogico o digitale.
Amante di tutte le espressioni delle potenzialità umane che eccedono la norma e non si lasciano definire.
Daniela Marreu
Project manager
Quella che desideriamo è una scuola che non chieda di essere “forti”, ma in cui sia possibile non essere né forti né deboli, e accettare insieme le fragilità della vita.
Tratto da L’epoca delle passioni tristi – M. Benasayag, G. Schmit
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Sarda trapiantata a Bologna, ha studiato Scienze dell’Educazione e si è specializzata in Servizio Sociale e Politiche Sociali. Dal 2015 scrive e gestisce progetti complessi in ambito socio-educativo e culturale.
Nel mondo della progettazione sociale ha trovato ciò che cercava: partecipare ai processi di innovazione, combattere le disuguaglianze e contribuire alla costruzione di una società più equa e inclusiva.
Ama leggere, scrivere e ballare, si cimenta nel contare: è una project manager in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove idee e buone occasioni per promuovere i valori in cui crede davvero.
Inguaribile testarda, tratta i sogni come obiettivi immaginando scenari possibili in un mondo migliore.
Pietro Barbetta
Mentor e Tutor dell’apprendimento
E per piacere, non contare sul potere delle parole. Hai mai sentito un contadino parlare alle sue barbabietole, un giardiniere alle sue piante, un vignaiolo alle sue viti?
(…)
E se tu mi dicessi “Sì, ma i piccoli d’uomo hanno orecchie”, ti risponderei “Ahimè… se questo buco non esistesse, gli adulti non potrebbero riversarvi tutte le loro stupidaggini”.
Fernand Deligny “Seme di canaglia”
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Friulano di nascita, bolognese di adozione.
Si laurea in Giurisprudenza del 2024.
Parallelamente si butta a capofitto nel mondo dell’educazione e della scuola, girando la provincia per incontrare ragazzi e ragazze di tutte le età e discutere di mafie, stragismo e giustizia sociale.
Progettare e realizzare attività e laboratori per parlare di temi complicati con studenti è ad oggi una delle cose che gli dà più soddisfazione in assoluto.
Si interessa al tema delle tecnologie digitali di recente, prima di tutto come felice utilizzatore di software gratuiti e open source.
Lavorare come tutor della didattica per ragazzə con DSA presso il Centro Ampia gli ha aperto una finestra sul mondo pazzesco degli strumenti digitali applicati alla didattica inclusiva. Ne è entusiasticamente affascinato.
Crede molto nell’educazione orizzontale e poco nei rapporti di potere.
Laura Sabrina Serra
Responsabile servizi amministrativi
Prima di cambiare il mondo, devi capire che ne fai parte anche tu: non puoi restare ai margini e guardare dentro.
The Dreamers – Bernardo Bertolucci – 2003
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Che fa di tutto si capisce dalla sua formazione: Dams cinema a Bologna, Tutor dell’apprendimento a Padova e Diploma di Specializzazione in Insegnamento della lingua spagnola a Reus.
Italo-argentina, è stata traduttrice interprete e insegnante di spagnolo, oggi è tornata ad uno dei suoi primi amori e insegna grafica nella scuola superiore.
Giacomo Vincenzi
Coordinatore didattico
“Se non vogliamo lasciarci travolgere da una tecnica sempre più perfetta, ma sempre più irreale, se a questo inesauribile perfezionamento di un incivilimento esteriore vogliamo contrapporre qualcosa di sostanziale, allora dobbiamo prima mostrare in che cosa consista per noi l’essenza dell’uomo.”
(M. Ende)
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E’ filosofo specializzato in estetica, laureato a Bologna dopo alcune esperienze di studio all’estero.
Curioso di natura e da sempre affascinato dal pensiero critico, tende a sottoporre a scansione tutto quello che incontra, nel tentativo di comprenderlo dentro ad una giungla sempreverde di idee.
Vive in provincia, è Vicesindaco nel suo comune e lavora in città.
Ha un approccio faustiano alla vita, legge troppi libri alla volta.
Silvia Zanichelli
Responsabile rendicontazioni finanziarie
“Le lezioni non si danno, si prendono” (Cesare Pavese, Il Mestiere di vivere)
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Da sempre affascinata dal linguaggio in ogni suo aspetto, ne sperimenta prima le forme verbali: vive e studia in Germania per poi laurearsi in Lingue e Letterature Straniere, studia cinese mentre lavora tra l’Italia e la Cina curando le relazioni internazionali dell’Università di Bologna. Nel frattempo, al linguaggio verbale unisce quello corporeo, inizia a praticare yoga 25 anni fa studiando tra l’Europa e l’Asia, studia sanscrito per poi laurearsi anche in Scienze Storiche e Orientalistiche. Nel mentre si dedica all’insegnamento dello yoga ed è stata anche CEO di una società di nanotecnologie. Essere trasversale e non fermarsi (quasi) mai è un imperativo categorico.
Il rigore del linguaggio gioca a suo favore nell’organizzare anche quello dei numeri, quando si occupa di budget e tabelle di gestione dei progetti in cui è coinvolta Archilabò.
Rigorosa fino allo sfinimento (suo), ma sempre pronta all’improvvisazione.
Naturalmente portata alla socialità, ama altrettanto il silenzio.
Alice Assandri
Mentor e Tutor dell’apprendimento
Al risveglio credette di scorgere sul proprio viso una bestia straordinariamente mobile, insetto o mollusco che si muoveva nell’ombra. […] Una vitalità quasi spaventosa animava quella cosa fragile. In un attimo, prima ancora che la sua visione potesse formularsi in un pensiero, riconobbe in ciò che vedeva il proprio occhio riflesso e ingrandito dalla lente, dietro a cui l’erba e la sabbia formavano un foglio di stagno come quello d’uno specchio. Si rialzò tutto assorto. Si era colto nell’atto del vedere.
“L’opera al nero” di M. Yourcenar.
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Biografia
Scrittrice inedita di lettere, papiri ed altre baldanzose forme fossili di comunicazione. Cinefila, cinofila, non solo pittrice, ma anche poetessa e contadina della domenica. Scialacquatrice di talenti indecisi. Falsa estroversa.
Si laurea in filosofia estetica a Bologna con una tesi specialistica sul problema dell’originale nel restauro cinematografico.
Studia e lavora un po’ dappertutto: nell’orto, a scuola, al bar, sul Mar Nero, sul Mar Ligure… A tempo perso dipinge muri, coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire, e cita poesie di nascosto.
Tenta da sempre di sfuggire al mondo della didattica e, per sua fortuna, fallisce.
Milena Armillotta
Consulente scientifica
Sentire una persona colta di oggi che scherza e quasi si vanta della sua ignoranza scientifica è altrettanto triste che sentire uno scienziato che si vanta di non avere mai letto una poesia.
Carlo Rovelli in Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza.
Biografia
Innamorata della logica e della filosofia, dopo il liceo classico, studia matematica a Bologna.
Si appassiona alla didattica e, oltre all’abilitazione all’insegnamento, segue diversi corsi sulle metodologie di insegnamento-apprendimento e sulla didattica della matematica.
Attualmente ha il privilegio di insegnare nella scuola secondaria di primo grado.
Martina Pavoni
Logopedista
“Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi” – Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupéry
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Laureata in logopedia, svolge l’attività in libera professione.
Non solo logopedista, ma anche coordinatrice del programma presso fondazione Dynamo Camp.
Amante della natura, degli animali e attiva per i diritti ambientali e la sostenibilità.
Appassionata di viaggi.
La valutazione diagnostica è un iter condotto da specialisti clinici.
A noi piace definirlo un viaggio esplorativo di conoscenza del bambino, del suo funzionamento, del suo mondo interno e del suo ambiente di vita.
Famiglie e insegnanti si sentono disorientati dopo l’emissione di una diagnosi e faticano ad individuare rapidamente la modalità più opportuna di intervento: per questo abbiamo studiato un modo per colmare la distanza tra valutazione clinica e serenità scolastica.
Il nostro approccio
Lo Spazio Diagnostico si avvale di un’equipe multiprofessionale per garantire la valutazione cognitiva, neuropsicologica, logopedica, psico-emotiva e relazionale e la restituzione allo studente, alla famiglia e agli insegnanti di un profilo completo e multidimensionale.
L’approccio integrato e multidisciplinare prevede il confronto, la collaborazione e il raccordo per ridurre la frammentazione degli interventi e favorire il coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti.
Nell’equipe clinica multidisciplinare abbiamo inserito la figura del tutor dell’apprendimento, che dà continuità al lavoro dei clinici accompagnando la famiglia e lo studente all’incontro con la realtà scolastica.
Il tutor traduce in indicazioni e suggerimenti pratici i dati emersi dalla valutazione diagnostica e fornisce agli insegnanti uno spunto per la pratica didattica quotidiana.
I servizi
Valutazione psicodiagnostica
Iter valutativo per rilevare la presenza di un DSA, di altri disturbi o bisogni educativi speciali per riportate difficoltà scolastiche.
Consulenza psicologica per genitori
Informazione e consulenza circa lo sviluppo, il disagio scolastico, difficoltà di apprendimento, emozioni di bambini e adolescenti.
Colloqui psicologici per bambini e adolescenti
Incontri per l’individuazione delle cause del disagio riportato.
Responsabile del Servizio
- Sara Casale, Responsabile Centro A.m.p.i.a