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ComBo! Bologna festeggia le comunità educanti: tre giorni di arte, laboratori e incontro

Combo! Comunità Educanti Bologna si avvia alla conclusione dopo due anni di attività sul territorio bolognese e, per questo, organizza un evento finale nei giorni 24, 25 e 26 gennaio per restituire alla città i frutti del suo operato, condividere quanto appreso con le istituzioni e gli stakeholder e festeggiare con la cittadinanza e tutte le persone che in qualche modo hanno preso parte al progetto.

ComBo! è un progetto selezionato dall’impresa sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, avviato nel febbraio 2023 da un ampio partenariato di realtà del terzo settore che da anni operano, in modi diversi, nell’ambito educativo a Bologna: Muvet, Cantieri Meticci, Circolo La Fattoria, QB Quanto Basta, Instabile Portazza, Salvaiciclisti Bologna.

Dalle tecnologie digitali alla danza, dal teatro all’open education, passando per la musica, la rigenerazione di spazi e la mobilità sostenibile; ogni partner ha utilizzato il suo linguaggio e i suoi dispositivi per fare parte di una rete ampia ed eterogenea, vera ricchezza della progettualità.

Il progetto si è posto il duplice obiettivo di attivare, rinforzare, prendersi cura della comunità educante e, contestualmente, garantire l’accesso alle opportunità culturali cittadine a minori e famiglie, a prescindere dal contesto di provenienza.

Una buona parte di attività, dunque, ha visto la comunità educante, composta dai vari partner e da soggetti esterni alla rete, prendersi cura di se stessa attraverso momenti di formazione, autoformazione e scambio buone prassi. La possibilità di portare avanti un’attività del genere è stata il valore aggiunto di questo progetto che, diversamente da altri, ha dato al partenariato la possibilità di fermarsi e riflettere, liberandosi almeno per un po’ dall’imperativo dell’azione a tutti i costi, spesso perseguito in contesti analoghi.

Parallelamente, ogni partner ha portato avanti nel suo quartiere di riferimento attività rivolte al target di beneficiari, partendo dalla co-progettazione con minori e famiglie per arrivare a interventi educativi e culturali per minori, interventi formativi per volontari e operatori ed eventi aperti alla cittadinanza tutta. 

Il tema intorno al quale ha ruotato tutta la riflessione di Combo! è quello delle famiglie e del loro ruolo all’interno della comunità educante, che si è legato strettamente ad alcune questioni trasversali come l’inclusione, il digitale e l’ingaggio di queste stesse famiglie nelle progettualità territoriali.

Cosa si intende per inclusione sociale e, soprattutto, come si mette in pratica nella concretezza della proposta educativa e culturale degli ETS? Come si coniugano i linguaggi digitali con la necessità di creare contenuti e veicolare informazioni accessibili e inclusive? Quali sono le modalità di ingaggio e partecipazione attiva delle famiglie? Sono solo alcune delle domande a cui abbiamo provato a rispondere.

Per farlo, ci siamo rivolti non solo all’interno della nostra rete, ma ci siamo confrontate con realtà nazionali che lavorano sugli stessi temi in contesti territoriali diversi, nei quali ci siamo rispecchiati e grazie ai quali abbiamo avuto la fortuna di guardare le cose da ulteriori e diverse prospettive. 

Ed è da queste prospettive che siamo partite per metterci all’opera nei nostri rispettivi territori ed entrare in contatto con chi li abita, provando a costruire percorsi adatti e alleanze durature, offrendo alle famiglie l’opportunità di scoprire mondi diversi da quelli che  quotidianamente attraversano.

Quello che abbiamo scoperto durante il nostro viaggio è che abbiamo bisogno di relazionarci ed entrare in contatto con chi fa il nostro stesso lavoro, soprattutto se lo fa con la stessa passione e con lo stesso desiderio di equità. Che è difficile entrare in contatto con i minori e con le famiglie, ma se anche solo poche di loro cominciano a fidarsi e affidarsi, è già un grande traguardo, anche se non si può raccontare in termini di quantità ma di qualità. Che ogni quartiere ha le sue dinamiche e le sue necessità, e che stare sul territorio è imprescindibile per comprenderle e farne parte. Che i dispositivi materiali, il lavoro manuale e il contatto reale sono imprescindibili per creare legami.

Che viviamo in una città a cui nel panorama nazionale si guarda come a un modello, ma che, vista dall’interno, svela contraddizioni, difficoltà di gestione e diseguaglianze strutturali che non dobbiamo smettere di voler appianare.

Riteniamo, inoltre, che oggi più che mai sia necessario far risaltare il valore dei progetti come ComBo!, data la preoccupante direzione che le scelte politiche a livello nazionale stanno presagendo; non ultima, quella di abolire con la nuova Legge di Bilancio il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile che, negli ultimi anni, ha finanziato ComBo! e migliaia di progetti affini, nel tentativo di arginare il fenomeno ingiusto e altamente problematico della povertà educativa.

Per questo e per altri motivi vogliamo chiudere in bellezza e per farlo abbiamo chiamato a raccolta i nostri partner, le istituzioni comunali, le realtà amiche e tutta la comunità educante cittadina.

A caratterizzare l’intera tre giorni sarà l’installazione Family Affairs ( Affari di Famiglia) del collettivo artistico ZimmerFrei, che attraverso un ricco archivio audiovisivo di interviste, testimonia e indaga lo “stato dell’arte” della famiglia in Italia e nel mondo.

Inoltre, durante la tre giorni sarà possibile partecipare ad attività, laboratori, dibattiti e momenti di festa (con dj set per adultə e bambinə!).

Vi aspettiamo!

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Riguarda il progetto:

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